Dittionario italiano, e francese. Dictionaire italien, et françois

1693

 

 

 

Autore

Oudin, Antoine

Titolo

Dittionario italiano, e francese. Dictionaire italien, et françois

Titolo I ed.

 

Stampe

Prima edizione:

1643: Nomenclature Françoise et Italienne. A Paris.

 

Biblioteca Riccardiana - Firenze

 

Edizioni e ristampe:

 

1693: Dittionario italiano, e francese. Dictionaire italien, et françois mis en lumiere par Antoine Oudin, secretaire interprete du roy. Continuè par Laurens Feretti, romain. Acheue, reueu, corrige & augmentè ... par le sr. Veneroni ... imprime a Paris 1681 ... & reueu & corrigè par Louis De Lepine … Tome premier [-Tome second]. A Venise, chez Estienne Curti.

 

Biblioteca dell’Accademia della Crusca - Firenze

 

Edizioni  esaminate

1693: a Venise, chez Estienne Curti.

L’opera e il suo sommario

 

sommario. [Un solo volume diviso in due tomi.] Tome premier. Altezza reverendissima [su due colonne in italiano e francese a fronte, di Lodovico della Spina] (pp. nn.); Lo stampatore al lettore (p. nn.); Al lettore (p. nn.); Dictionaire Italien, & François (pp. 1-785). Tome second. Dittionario Francese, et Italiano. Dictionaire François, et Italien. L’imprimeur au lecteur (cc. a2r-a2v); Dictionaire François et Italien (pp. 5-576).

 

l’opera. Il vocabolario bilingue di Oudin uscì nel 1639-40 con il titolo Recherches Italiennes et Françoises. Il successo dell’opera fu importante e ne derivarono un numero ampio di edizioni che lo resero sempre più lontano dalla forma originaria. Dal 1655 cominciarono a uscire, infatti, delle edizioni postume in cui si segnalava, come nella nostra, il nome di Lorenzo Ferretti come revisore non altrimenti conosciuto. Dal 1677 cominciò a comparire anche il nome del Veneroni, pure nel nostro frontespizio, che solo in seguito avrebbe pubblicato un dizionario come unico autore. Ma anche se i progressivi interventi alterarono la veste dell’opera, il Ferretti non intervenne in modo sostanziale sulla struttura.

   Il vocabolario nasce in stretta dipendenza dalla seconda edizione del vocabolario bilingue italiano-inglese del Florio, mentre eventuali altre fonti non sono chiare e si può pensare che la dimestichezza dell’Oudin con italiano e francese lo abbia in parte dispensato da spogli. Rispetto al Florio scompare da questo lemmario la terminologia riguardante la fauna, la flora, la numismatica, la medicina, mentre aumentano i termini italiani che appartengono per lo più al gergo (“Tablino, une allée pour passer dans la cour d’un logis”, “Tappe, en jargon, habits, & plumes”, “Tarantole, en jargon, les bras”). Il Prati cita questo vocabolario nel suo Vocabolario etimologico italiano, rilevandone voci popolari (“tarchiare”), dialettali (nelle definizioni di “tamigio” e “tamigiare” ci sono “tamiso”, “tamisare” dell’area settentrionale), della lingua comune (“maiale”, “tabacchiera”) e anche inedite (“macheroni” come ‘frittella’, “mal di Madre” ‘isterismo’).

 

Nota bibliografica

Prati 1951: 1087 (s. “Oudin”); Quemada 1967; Van Passen 1981: passim; Tancke 1984: 244; Marello 1989: 143; Mormile 1993: 33-37.